La notte e l'aurora...tra Michelangelo e Matisse


Michelangelo :l'aurora- S.Lorenzo- Firenze.
Michelangelo: la notte-S.Lorenzo-Firenze.

 Matisse non amava il Rinascimento,  ma come Michelangelo inseguiva una «forma depurata da ogni accidente»; la ricerca della «profondità dell'essenziale». E’ Matisse stesso, infatti, a confessarlo nei  suoi scritti : «Si potrebbe far rotolare una statua di Michelangelo dall'alto di una collina fino a far scomparire la maggior parte degli elementi di superficie – scriveva – e la forma rimarrebbe comunque intatta. Non altrettanto si potrebbe dire di Donatello». E ancora  «Sono ritornato studente: disegno la Notte e la modello; cerco di impadronirmi della concezione chiara e complessa che è alla base della costruzione di Michelangelo». E all'amico Marquet, che lo invita a raggiungerlo: «Scusami, non posso, sono trattenuto qui da una donna; passo con lei tutto il mio tempo e non credo che mi muoverò per tutto l'inverno.
Fortunatamente questa donna è un calco di Michelangelo e si chiama la Notte. L'Ecole des Arts Décoratifs ne possiede una copia a grandezza originale: oggi dalle otto a mezzogiorno ho modellato dal vivo; dalle quattro alle sei ho disegnato la Notte e domani ricomincerò, e così per tutta la settimana».
 Questo continuo disegnare doveva permettere alla mano di tracciare linee sempre più coerenti con l'idea che aveva nella mente.
Matisse inseguiva  "l'intimo movimento" dei corpi  scolpiti da Michelangelo e cercava di  riprodurre tale energia nei suoi quadri e nelle sue sculture.
Sosteneva inoltre che l'impressionismo era un pullulare di sensazioni contraddittorie,mentre la sua pittura mirava alla "serenità attraverso la semplificazione delle idee e delle forme”.




Henri Matisse-Pesci rossi con scultura-( Nudo sdraiato )-1912

Nudo seduto di Matisse
Questo è stato l'oggetto della mostra al Museo di Santa Giulia a Brescia : la relazione fra scultura e pittura nell’arte di Matisse
 a partire dallo studio intenso e continuativo che egli compie,
 dal 1906 fino alla fine degli anni ’30, dell’opera di Michelangelo.

Nessun commento: