La parola Europa



Henri Matisse, Il ratto di Europa, 1929, National Gallery of Australia, Canberra, Australia


 Secondo la mitologia, Europa era la figlia di Agenore, re di Tiro, una colonia greca. Quando Europa era giovane, Zeus la notò in una spiaggia, si innamorò e decise di rapirla, trasformandosi in un toro bianco. Attraversando il mare, Zeus portò Europa a Creta, dove nacquero i 3 figli: Minosse, Radamante e Sarpedonte. Europa, in seguito, sposò il re dei Cretesi, Asterione.
Dopo la sua morte, Minosse divenne re di Creta e diede il suo nome alla più antica civiltà greca, la civiltà minoica.
 Furono in seguito i Greci a dare il nome Europa al continente che si trova a nord di Creta.

A proposito di Minosse.....
L'espressione "avere le corna" o più semplicemente l'espressione "cornuto, accompagnata dal classico gesto delle corna, oltre ad essere una delle offese più comuni, è spesso utilizzata per indicare qualcuno che è stato tradito.
L'origine di questo modo di dire trova le proprie radici nella mitologia.
Si narra infatti che nell'isola di Creta, la regina Pasifae, moglie del Re Minosse fosse molto restia ad avere rapporti sessuali.Fu così punita da Afrodite, Dea dell'amore, che la rese totalmente dipendente del sesso, praticamente una ninfomane.Dopo essere stata allontanata dal marito Minosse, preoccupato di perdere la corona, in una zona sperduta ed insolta di Creta, pur di soddisfare il suo bisogno si invaghì di un toro e pur di consumare l'atto chiese a Dedalo di costruirle una struttura a forma di mucca.Dalla loro unione nacque il famoso Minotauro e contestualmente l'abitudine degli abitanti dell'isola di salutare Minosse con il gesto della corna, per ricordargli che era stato tradito anche con un toro.

                                                   
Minosse aveva una schiava di nome Naucrate sposata con Dedalo da cui ebbe il figlio Icaro. Dedalo era un ottimo fabbro, ma fu condannato ed esiliato per l’omicidio di suo nipote Talo che lo aveva superato in abilità. Dopa varie peregrinazioni fu accolto a Cnosso, in Creta, dal re Minosse che fu ben lieto di riavere un artefice molto dotato. Egli visse per molto tempo a Cnosso, fino a quando re Minosse seppe che egli aveva aiutato Pasifae ad accoppiarsi con il toro bianco di Posidone, così rinchiuse Dedalo ed Icaro nel Labirinto. Ma Pasifae li liberò entrambi. Fuggire da Creta non fu un’impresa molto facile, poichè Minosse faceva sorvegliare tutte le navi e offrì inoltre una ricca ricompensa a chi avesse catturato Dedalo. Con l’astuzia, Dedalo, costruì un paio di ali per se stesso ed un altro per Icaro. Dopo aver saldato le ali alle spalle di Icaro, con della cera, con le lacrime agli occhi, Dedalo gli raccomandò di stare attento e di non volare troppo in alto perchè il sole avrebbe potuto sciogliere la cera, nemmeno troppo in basso perchè le ali si sarebbero inumidite con i vapori del mare. Dopo questo, Dedalo si innalzò in volo seguito da Icaro che però disobbedì agli ordini del padre e cominciò a volare verso il sole, inebriato dalla velocità che le grandi ali imprimevano al suo corpo. Ad un tratto Dedalo, guardandosi alle spalle, non vide più suo figlio, ma soltanto delle piume sparse che galleggiavano sulle onde sotto di lui. Infatti il calore del sole aveva sciolto la cera e Icaro era precipitato in mare, annegandovi. Dedalo volò a lungo in quel luogo, finchè il cadavere di Icaro riemerse. Lo portò allora in un’isola vicina, chiamata ora Icaria, dove lo seppellì.

 
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Icaro-Matisse

Gemelli Diversi-Icaro

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