L'espressionismo di Egon Schiele.



"Anche Klimt avrà per Schiele una grande stima: si impegna ad aiutare l'amico, attraverso l'acquisto di disegni, procurandogli modelle, presentandolo ad alcuni ricchi mecenati, che gli assicurarono una certa tranquillità finanziaria già dai suoi esordi sulla scena artistica viennese e facendo sì che nel 1908 Schiele potesse tenere la sua prima mostra personale per la Wiener Werkstätte, nata nel 1903 ad opere dell'architetto Josef Hoffmann e il cui fondamento teorico risiede nell'idea di opera d'arte totale: l'arte non rinchiusa negli ambiti tradizionali ma influisce formalmente e spiritualmente sulla quotidianità. In quelle prime opere esposte il suo stile, abbandonate le rigide regole dell’accademia, è già espressionista: accanto a ritratti di amici ed autoritratti, viene rappresentata la fisicità del corpo attraverso un’aggressiva distorsione figurativa. In questo modo la sessualità diventa ossessione erotica che, accanto al tema della solitudine angosciosa ed inquieta, assume un’altissima tensione emotiva. In modo simile a quello che negli stessi anni fanno Alfred Kubin e Oskar Kokoschka, lo spazio diventa una specie di vuoto che rappresenta la tragica dimensione esistenziale dell’uomo, in continuo conflitto tra la vita e la morte."( Wikipedia )

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