Era il tempo delle lucciole....


Per fortuna esistono ancora cose belle in ambienti non inquinati : le lucciole che brillano per bioluminescenza con la quale si cercano per riprodursi .

Scriveva Giovanni Pascoli: Lucciole vanno per i solchi bruni/e nella sera, con ansar di lampo,/cercano il grano nel deserto campo ....

Una volta popolavano le nostre campagne. Si, proprio una volta e proprio utilizzando la scomparsa delle lucciole, Pier Paolo Pasolini in un famoso articolo apparso sul Corriere della Sera il primo febbraio del 1975 polemizzava servendosi proprio della metafora della scomparsa delle lucciole:

" Nei primi anni sessanta, a causa dell'inquinamento dell'aria, e, soprattutto, in campagna, a causa dell'inquinamento dell'acqua (gli azzurri fiumi e le rogge trasparenti) sono cominciate a scomparire le lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le lucciole non c'erano più. (Sono ora un ricordo, abbastanza straziante, del passato: e un uomo anziano che abbia un tale ricordo, non può riconoscere nei nuovi giovani se stesso giovane, e dunque non può più avere i bei rimpianti di una volta) "
Le lucciole sono davvero uno spettacolo e quando cammini in mezzo a loro sembra proprio, come ha detto una volta Margherita Hack, di camminare dentro alla Via Lattea .
C'era anche una canzonetta, di Joe Sentieri, che iniziava così: quando i grilli cantano, quando volano le lucciole, quando il mondo è un incantesimo, io mi voglio innamorar...
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