Freud e l'arte




Leonardo


Leonardo era figlio illegittimo del notaio Ser Piero da Vinci e di una contadina di nome Caterina. Con la madre Leonardo passò i primi anni della sua vita, per andare poi a vivere a casa del padre, che si era sposato con una certa Albiera. Quindi Leonardo ebbe effettivamente due madri, la madre naturale Caterina e la matrigna Albiera, che nel dipinto sono state sostituite e rappresentate da Sant'Anna e dalla Vergine.Il quadro rappresenta quindi, un bambino con due madri, che sembrano sorelle.

Tra le sue annotazioni scientifiche si trova il racconto di un singolare ricordo infantile: «...ne la prima recordazione della mia infantia e' mi pareva che, essendo io in culla, che un nibio venissi a me e mi aprissi la bocca con la sua coda e molte volte mi percotessi con tal coda dentro alle labbra».

Ed ecco Freud..... (http://muntu.altervista.org/percorsi/psicoanalisi/Muntu_Freud.pdf)

L'avvoltoio è un antico simbolo della madre.Inoltre era opinione diffusa nel mondo antico che non esistano avvoltoi maschi e che le femmine si riproducano grazie al vento.Con la fantasia dell'avvoltoio Leonardo rievocava non solo il seno materno, ma anche la sua condizione di figlio privo di padre, allevato solo dalla madre.
L'intensità dell'azione dell'avvoltoio nella fantasia fa pensare ad un rapporto molto intenso tra la madre ed il figlio.Questo rapporto erotico con la madre nella primissima infanzia ha condizionato la sessualità di Leonardo privandolo di virilità e rendendolo indifferente al sesso, ma lo ha anche spinto a raggiungere il vertice della sua arte.
Il drappeggio che copre le gambe della Vergine, di colore blu,
disegna quello che sembra essere proprio il contorno di un avvoltoio, con la testa appoggiata al fianco della Vergine, l'ala che scende lungo la gamba e la coda che lambisce la bocca del bambino. Nascosto tra le forme del dipinto, l'avvoltoio-madre continua a compiere l'atto di quella antica fantasia di Leonardo.

Sfortunatamente per Freud, la parola "avvoltoio" era dovuta ad una svista del traduttore tedesco che aveva tradotto nibbio come "Geier" (avvoltoio).
La scoperta deluse Freud, che considerava il suo saggio su Leonardo, "la sola buona cosa che abbia mai scritto".

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