Storia del pomodorino....


Il pomodorino non si ferma mai. Si sposta sempre, da sud a nord e da nord a sud, scavalca l'Appennino, attraversa lo Stretto. Percorre le strade d'Italia e chilometro dopo chilometro il suo prezzo sale, s'impenna. Più viaggia e più costa. È uno dei tanti miracoli della mafia. Parte e ritorna nello stesso posto, gira e rigira per finire sempre a un passo da dove è nato.
Noi abbiamo seguito il cammino di un "ciliegino", quello cresciuto nelle terre del signor Antonio di Fondi, che ha venduto i suoi pomodorini a 85 centesimi il chilo al grande circo dell'orto e della frutta e, tre giorni dopo, li ha ricomprati a 2,58 euro "da Enzo" che ha una piccola bottega sulla provinciale per Sperlonga. Tre volte di più a neanche due chilometri dalle sue serre.
Le rotte del "ciliegino" sono infinite. Carichi e scarichi, pese, celle frigorifere e sempre chilometri su chilometri. Più il pomodorino fa strada e più le mafie ingrassano. Il produttore è strangolato, il consumatore ingannato.

04 giugno 2010 -Repubblica.it

L’ ECONOMIA

L’equilibbrio der nostro mercato,
è precario, è assai delicato.
Obbedisce a ‘na legge sofferta
che poi lega “domanda e offerta”.
Se l’offerta se riarza tarmente
ch’er mercato, se sà, ne risente,
è scontata ‘na bella infflazzione !
Se s’abbassa ce stà recessione
Ce lo sanno che st’economia
certe vorte è ‘na vera archimia
che governa l’andazzo mondiale,
ma s’aregge ! Ner bene e ner male !
Ma ner bene p’er ricco sfonnato
e ner male pe’ chi è “sfortunato” !
L’ abbitanti de quer terzo monno,
destinato d’annà sempre a fonno,
so’ jellati, se sa ! perché nati
da famije e ner posto sbajati !
È un delitto se la providenza
ce dimostra la benevolenza ?
Se ce premia p’avé dimostrato
d’esse alfieri che hanno esportato
civirtà e curtura moderna ?
Obbedimo a ‘na coscienza interna !
Se ner monno ce stanno pagani
senza fede e princìpi cristiani,
tocca a noi de mostraje er tracciato
che li sarva da ogni peccato !
Noi da sempre seguimo l’esempio
de Gesù che, strillanno ner tempio:
“Nun se pònno servì dù padroni !”,
poi scacciò li mercanti ladroni.
Ner ricordo de quella lezzione
(dimostranno ‘na gran devozzione)
rispettamo er volere divino
appecoronati … ar “dio quatrino” !

Pietro Mastandrea -

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